Nei paesi dell’Unione europea la quota di energia pulita per i trasporti è aumentata. Gli obiettivi promossi per il 2020, però, non sono stati raggiunti da tutti gli stati. Il target infatti guardava al consolidamento di un sistema di trasporti alimentato per almeno il 10% da alternative ai tradizionali combustibili fossili: elettrico, biocarburanti, motori ibridi, per alimentare autovetture e autobus del trasporto pubblico urbano. I dati forniti dall’Eurostat evidenziano importanti passi avanti ma anche molte differenze tra i diversi paesi. 

A guidare la transizione verso la sostenibilità sono paesi come come Svezia (30,3% di quota media di energia da fonti rinnovabili), Finlandia (21,3%) e Paesi Bassi, che hanno raggiunto e superato gli obiettivi di mobilità incentrata sull’energia verde. Negative invece le performance di Grecia e Lituania, ferme entrambe al 4%, e Cipro (3,3%), tutti ancora molto lontani dagli obiettivi comunitari. 

Estremamente positiva la performance del nostro paese: l’Italia, che nel 2004 partiva da una quota di energia rinnovabile nel consumo di carburante per i trasporti pari ad appena l’1,2%, si attesta ora attorno all’8%. 

“La transizione verso modelli energetici più puliti e sostenibili è una grande opportunità anche per il rilancio delle attività produttive post emergenza pandemica. Il settore dei trasporti è uno degli ambiti più significativi nei quali sviluppare nuove strategie per valorizzare nuovi, importanti obiettivi green”. 

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)