No alla deforestazione e un deciso stop alle emissioni di gas metano. Primi importanti risultati dalla COP26, in corso a Glasgow, in Scozia. I leader mondiali hanno promesso di proteggere le foreste della Terra. Centodieci paesi si sono detti d’accordo a fermare la deforestazione entro il 2030. Tra i firmatari anche Brasile, Russia, Cina, Indonesia e Congo. Non solo: raggiunta anche l’intesa sul consumo di metano, da tagliare di un terzo entro 10 anni.
STOP ALLA DEFORESTAZIONE
La Gran Bretagna, padrona di casa del summit, ha salutato l’impegno dei leader globali a porre fine alla deforestazione nel prossimo decennio come il primo grande risultato della conferenza. Il premier inglese Boris Johnson ha evidenziato la forte volontà da parte dei leader presenti – rappresentanti di oltre l’85% delle foreste mondiali – di fermare e invertire la deforestazione entro il 2030. Tra questi ci sono diversi paesi con ecosistemi forestali essenziali per l’equilibrio climatico, tra cui Brasile, Cina, Colombia, Congo, Indonesia, Russia e Stati Uniti. Stati.
Per il piano sono stati stanziati oltre 19 miliardi di dollari in fondi pubblici e privati. Esperti e osservatori hanno evidenziato l’urgenza dell’adempimento dell’impegno: l’applicazione dell’accordo sarà fondamentale per limitare il cambiamento climatico. “Firmare la dichiarazione è la parte facile”, ha dichiarato su Twitter il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “È essenziale che sia implementato ora per le persone e il pianeta”.
GIÙ LE EMISSIONI DI METANO
Sono oltre cento i Paesi, che rappresentano il 70% dell’economia globale, ad aver aderito all’impegno per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. L’iniziativa è stata promossa da Stati Uniti e Ue, nella cornice della COP26. Le adesioni comprendono tutte le regioni del mondo e anche rappresentanti delle nazioni sviluppate e in via di sviluppo. Secondo le stime della Coalizione per il clima e l’aria pulita e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, grazie al raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030, si eviterebbero oltre 200mila morti premature, centinaia di migliaia di visite di emergenza legate all’asma, e oltre 20 milioni di tonnellate di perdite di raccolto all’anno.
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