Il settore eolico per la produzione dell’energia elettrica è stato recentemente al centro dell’attenzione anche in Italia, per la Giornata Mondiale del Vento del 15 giugno 2018. In questa occasione, si è svolto a Roma un convegno organizzato dall’associazione delle imprese dell’eolico (ANEV).

In maniera molto sintetica, possiamo dire che le questioni sul tavolo in questo settore e anche in occasione di questo convegno sono:

  • processi di regolazione pubblica dello sviluppo dell’eolico
  • maturità delle tecnologie attualmente disponibili per l’eolico
  • contributo energetico attuale e ruolo futuro del settore eolico

 

Attualmente, la produzione di energia ricavata dal vento è in crescita. Ciò contribuisce in maniera importante agli obiettivi nell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile fissati dall’ONU, che hanno come orizzonte temporale il 2030, con importanti obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi del mondo.

La produzione di energia legata all’eolico è chiaramente un’alternativa utile per proseguire la trasformazione del sistema di sviluppo globale attuale, dichiarato chiaramente insostenibile in sede ONU.

Il dato importante è che l’eolico è la fonte di energia rinnovabile maggiormente cresciuta in questi anni. In Italia nel 2017, la produzione di energia è stata capace di far risparmiare 24 milioni di barili di petrolio, un contributo importante per la transizione energetica in corso e la riduzione delle emissioni di CO2.

Le implicazioni di questi processi di trasformazione sono sempre tanti. Per esempio, un maggiore investimento nel settore dell’energia eolica potrebbe generare ulteriori 132.000 posti di lavoro in Europa e un flusso finanziario nell’economia del continente di 92 miliardi di Euro. L’ANEV sostiene che questi obiettivi sarebbero raggiungibili se la Commissione Europea fissasse al 35%, invece che all’attuale 27%, il target per l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica.

Quello che serve è una stabilità regolativa e una visione di medio e lungo periodo per gli investimenti, tale da garantire ammodernamento e sviluppo dell’attuale parco tecnologico eolico. In occasione del convegno, l’analisi del Decreto Ministeriale FER 1, quello che fissa in Italia gli incentivi per le fonti rinnovabili per il periodo 2018-2020, è stata una maniera concreta per fare il punto della situazione e capire i possibili sviluppi futuri.

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