La Commissione europea ha presentato un nuovo regolamento temporaneo di emergenza per accelerare la diffusione delle fonti di energia rinnovabile e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi.
Un regolamento per più rinnovabili, più velocemente
Puntare sulle rinnovabili, infatti, contribuisce alla riduzione della domanda di combustibili fossili nei settori energivori. Grazie ai bassi costi di esercizio, più energia rinnovabile significa anche bollette e costi più contenuti. A tale scopo, la Commissione europea ha presentato una proposta che integra le precedenti misure di emergenza per affrontare l’emergenza energia e accelerare la transizione verso l’energia pulita.
Cosa prevede il nuovo regolamento
Il nuovo regolamento si applicherà per un anno, coprendo il tempo necessario per l’adozione e il recepimento in tutti gli Stati membri della direttiva sulle energie rinnovabili, attualmente all’esame dei colegislatori. Le disposizioni riguardano tecnologie e tipi di progetti specifici che hanno il massimo potenziale di diffusione rapida e il minor impatto sull’ambiente, contribuendo alla nostra sicurezza energetica di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e all’utilizzo strumentale che Mosca fa delle forniture energetiche. La proposta prevede che le centrali elettriche per la produzione di energia rinnovabile siano considerate di interesse pubblico prevalente. Ciò consentirebbe alle nuove procedure autorizzative di beneficiare, con effetto immediato, di una valutazione semplificata per le deroghe specifiche previste dalla normativa ambientale Ue.
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