“Sta per uscire il decreto ministeriale Fer2 che riguarda gli incentivi alle rinnovabili innovative: geotermico, solare a concentrazione, biocarburanti, carburanti sintetici, eolico offshore”. A dichiararlo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervendo a un convegno sul tema dell’indipendenza energetica.

L’incontro è stata anche l’occasione per ribadire le scelte del Governo Draghi sui rincari dei prezzi dell’energia e sulla transizione energetica in uno scenario di guerra.

“Spingiamo sulle rinnovabili”


La politica del governo italiano sull’energia è incentrata sulla spinta “sulle rinnovabili e sulla convivenza col gas in questa fase”, il governo vuole “disaccoppiare la borsa termoelettrica da quella sulle rinnovabili, imporre un price cap europeo per tagliare i picchi dei costi”, ha spiegato Cingolani. E sul ritorno al carbone, al quale è dovuto tornare con molte polemiche Berlino? “Non si riaprono centrali a carbone chiuse – ha sottolineato Cingolani – , si va a carbone con quelle che sono ancora in operazione, per un periodo transitorio che serve per risparmiare, mentre sostituiamo il gas russo con il gas nuovo. Ma l’impatto ambientale è piccolissimo, e largamente compensato dalla crescita molto forte delle rinnovabili”.

 

Road map al 55% di decarbonizzazione

 “A differenza degli altri paesi europei – ha proseguito Cingolani – noi siamo riusciti a mettere in pratica per ora una strategia che conserva la road map al 55% di decarbonizzazione e ci consente di adattarci ai nuovi livelli”. Per il ministro al momento l’Italia si limita a “usufruire di un po’ di produzione a carbone, soprattutto nel periodo degli stoccaggi, in cui più risparmiamo meglio è. Si parla di 6 mesi, 12 mesi, al massimo due anni”.