La tecnologia, l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose sono sempre più decisivi per soddisfare la domanda di energia globale, in costante crescita. Senza trascurare il preoccupante dato che vede più di 1,7 miliardi di persone in tutto il mondo ancora senza una connessione elettrica affidabile.
Per far fronte a questa sfida, recentemente un team di ricercatori delle università californiane di Stanford e UCLA ha sviluppato un dispositivo in grado di generare elettricità durante le ore più buie e fredde. Si tratta di una tecnologia che ovviamente non potrà sostituire il fondamentale ruolo dell’energia solare, ma sarà importante per coadiuvare la produzione di elettricità in relazione alle esigenze di energia del futuro su scala globale.
La tecnologia adottata non è una novità, perché i principi alla base sono stati scoperti quasi 200 anni fa. Il generatore termoelettrico sfrutta le differenze di temperatura tra due piastre metalliche per generare elettricità attraverso il cosiddetto “effetto Seebeck”: maggiore è la differenza di temperatura, maggiore è la potenza generata. La novità apportata dalla ricerca consiste nella possibilità di sfruttare la differenza di temperatura tra l’aria esterna e una superficie rivolta verso il cielo.
Le tecnologie applicate all’energia sono in costante e netto miglioramento, grazie al lavoro di ricercatori e imprese. I dispositivi termoelettrici potrebbero corroborare l’efficienza dei processi di approvvigionamento, soprattutto nelle aree del mondo in cui è più elevata la quota di popolazione che vive “fuori dalla rete” dei servizi di pubblica utilità, a partire dall’elettricità.
Il deficit di energia è un’emergenza globale al punto che l’Onu ha posto le fonti pulite e l’accesso universale all’energia tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per il 2030, la stessa Onu ha promosso l’obiettivo di fornire alla popolazione mondiale l’accesso a sistemi energetici moderni, affidabili, puliti, aumentando il ruolo delle rinnovabili nel mix energetico. Per raggiungere un obiettivo così importante, accanto agli investimenti in energia pulita e al miglioramento dell’efficienza energetica, è proprio la tecnologia a giocare un ruolo fondamentale.
“La scarsa disponibilità di energia è una delle grandi sfide del futuro. Per rispondere alle nuove esigenze a livello globale, istituzioni, imprese, innovatori devono unire le forze per realizzare quel mix virtuoso di strategie, investimenti, tecnologie e idee in grado di ampliare l’accesso all’energia”.
Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)
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