Via in Germania al più grande progetto di ricerca sull’agrofotovoltaico. È stato recentemente inaugurato, infatti, a Heggelbach, vicino al lago di Costanza, un impianto sperimentale caratterizzato da una doppia produzione: verdura ed energia. A progettare e realizzare l’impianto un centro di ricerca specializzato, l’Istituto Fraunhofer per i sistemi a Energia solare (Ise).
Una sperimentazione che guarda alle potenzialità di mercato
L’impianto, finanziato con fondi del Ministero della Ricerca, consiste in una serie di pannelli solari posti su piloni ad alcuni metri d’altezza, per un’estensione di un terzo di ettaro. La struttura servirà a controllare la resa di quattro diverse colture (grano, trifoglio, patate e sedano) nel corso delle prossime due raccolte estive, nel 2017 e nel 2018. A fianco dell’impianto vengono coltivate le stesse specie, senza nulla sopra, per confrontare le differenze nella crescita. L’obiettivo è stabilire se il doppio uso dei terreni per la produzione vegetale e quella di energia elettrica mediante moduli fotovoltaici possa essere commercialmente valido.
Il progetto, nato negli anni ’80, oggi diventa realtà
L’idea dell’agrofotovoltaico risale ai primi anni ’80, a seguito di un’intuizione del fondatore dell’Istituto Fraunhofer, Adolf Goetzberger, ma solo oggi quel progetto sembra prendere forma. I pannelli utilizzati a Heggelbach sono in grado di produrre energia da entrambi i lati: sopra sfruttando la luce diretta del sole, sotto quella riflessa dal terreno. L’impianto ha una potenza di 194 kilowatt, sufficiente per alimentare 62 famiglie. Le piante coltivate saranno raccolte nel 2017 e 2018. Fra due anni si farà un bilancio. Per i ricercatori, l’idea avrà successo se il raccolto sotto i pannelli sarà almeno l’80% di quello in pieno sole.
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