Tra polemiche e contestazioni per la scarsa efficacia delle proposte sul tavolo, la Cop26 in corso a Glasgow segna un momento di disgelo tra Cina e Stati Uniti. 

Il primo e il secondo maggior inquinatore al mondo, grazie a un incessante lavoro diplomatico, hanno sottoscritto nella città scozzese una dichiarazione congiunta sul clima che, secondo molti osservatori, rappresenta un primo passo verso una maggiore cooperazione

Le relazioni tra Washington e Pechino sono da mesi condizionate da gelo e tensioni: alla Cop26 però sembrano aver aperto finalmente un canale di dialogo. Nonostante la criticata assenza del presidente cinese Xi Jinping, i due giganti si sono intesi sulla necessità di dar vita a un comitato bilaterale che si riunirà a partire dalla metà del 2022.

“Usa e Cina sono divise su molte questioni, ma sul cambiamento climatico non hanno scelta, se non collaborare”, ha evidenziato il delegato speciale americano per il clima, John Kerry. “In qualità di superpotenze, Cina e Stati Uniti hanno responsabilità e obblighi internazionali”, ha aggiunto il suo omologo cinese, Xie Zhenhua. Una delle possibili strade da percorrere per rafforzare l’intesa tra i due colossi mondiali sembra essere quella della spinta alla creazione di un mercato mondiale delle emissioni di Co2

Nella dichiarazione congiunta, le parti si sono impegnate a confermare gli sforzi volti a “mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi celsius, portando avanti gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi”. Inoltre, Washington e Pechino si propongono nuovi obiettivi condivisi, tra i quali piani d’azione nazionali per ridurre le emissioni di metano e azioni di incentivazione delle tecnologie rinnovabili. Il  gruppo di lavoro, inoltre, si riunirà regolarmente “per far avanzare il processo multilaterale”. 

È stato inoltre annunciato un incontro da remoto, nei prossimi giorni, tra Joe Biden e Xi Jinping per rafforzare la collaborazione sulle questioni climatiche.


L’accordo tra Cina e Stati Uniti è stato salutato con favore dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha definito l’iniziativa “un passo importante nella giusta direzione”.

“Servono azioni concrete per il clima e un rilancio a favore di modelli energetici più green. Non è più tempo di blande dichiarazioni di facciata. Lo conferma anche l’impegno, più fattivo e concreto, di Cina e Stati Uniti che, nonostante le divergenze su tante materie, trovano finalmente sull’emergenza climatica un terreno di lavoro comune”. 

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore Enega srl)