Le energie rinnovabili e la loro capacità di azzerare l’impatto ambientale sono al centro dell’agenda politica globale, anche a causa della spinta a trovare nuove soluzioni energetiche dovuta alla crisi energetica e al cambiamento climatico. 

Molte di queste soluzioni ad oggi, nonostante siano già parte importante dell’energia totale prodotta, non hanno ancora un’efficienza tale da essere convenienti a livello economico rispetto a quelle fossili. Per invertire la tendenza e attuare la transizione ecologica serve di più. 

Il gigante della Silicon Valley, Google, come evidenzia il portale Energia-Luce.it in un approfondimento, sta aprendo la strada a nuove soluzioni per invertire la tendenza. Grazie al proprio know how tecnologico, Google, incentivando l’integrazione dell’intelligenza artificiale applicata all’eolico, ha sviluppato un sistema per prevedere in modo più efficiente la produzione di energia derivante dal vento e immagazzinarla di conseguenza nei momenti in cui serve di più. 

LO STATO DELL’ARTE DELL’EOLICO

Ad oggi l’eolico è una delle energie rinnovabili più utilizzate al mondo, per i numerosi benefici che apporta e per la capacità di convertire un elemento naturale complesso, come il vento, in elettricità.

Numerosi i benefici dell’utilizzo di questa fonte: 

  • Zero emissioni; 
  • Nessuna compromissione degli elementi naturali;
  • Bassi costi di gestione, essendo già una tecnologia matura.

Nonostante questi vantaggi, però, i sistemi di produzione dell’energia eolica sono spesso sotto accusa, per il rischio di danneggiare la bellezza del paesaggio naturale e per l’inquinamento acustico prodotto dalle pale. A incidere negativamente sono perlopiù i costi di investimento iniziale che, seppure in progressiva riduzione, rimangono piuttosto elevati. 

PRODUZIONE EOLICA IN CRESCITA

L’escalation del drammatico conflitto tra Russia e Ucraina ha contribuito a far aumentare i costi dell’energia elettrica spingendo i paesi a promuovere le fonti rinnovabili. Il prezzo delle turbine eoliche si sta riducendo sensibilmente e, grazie agli incentivi ecologici che ogni paese sta implementando, la tendenza potrebbe consolidarsi.

E il nostro Paese? Anche l’Italia sta accelerando sull’energia eolica: grazie a questo impegno rafforzato, il 2020 è stato il primo anno in cui l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ha superato quella di origine fossile tra i confini nazionali. 

LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA: L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE INCONTRA LE RINNOVABILI

La vera questione che rende l’eolico meno affidabile di altre fonti è chiaramente la sua imprevedibilità: i venti sono un elemento che tende a essere incostante e questo impedisce che le turbine possano lavorare alla massima capacità in maniera stabile. Diventa quindi fondamentale immagazzinare l’energia eolica per poterla distribuire quando necessario.

Google e DeepMind, aziende di proprietà del gruppo Alphabet, stanno puntando a sviluppare un sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale, allo scopo di prevedere il comportamento del vento con largo anticipo, per gestire al meglio l’energia immagazzinata.

Un sistema incentrato sulla tecnologia del machine learning, in grado di prevedere con 36 ore di anticipo quanta energia elettrica verrà prodotta. Data la produzione, il sistema è in grado anche di capire quando è meglio erogare l’energia prodotta alla linea generale.

Grazie a questo sistema intelligente sarà possibile rendere la gestione dell’energia elettrica più prevedibile e programmabile, rendendo più facile gestire i picchi di richiesta elettrica durante la giornata.

L’algoritmo, come spiega Energia-Luce.it, è ancora in fase di sperimentazione e richiede un periodo di machine learning per rendere il sistema più “intelligente”. Secondo i dati ufficiali però dovrebbe garantire un aumento del valore dell’energia eolica di  circa il 20% rispetto allo scenario classico. Per il momento questo sistema è stato adottato da alcuni parchi eolici negli Stati Uniti, con l’obiettivo di estendere i vantaggi a tutti i parchi eolici mondiali.