Grazie a tecnologia, sostenibilità ed efficienza energetica l’area MENA(Medio Oriente e Nord Africa), che vive attualmente grandi difficoltà sociali, politiche ed economiche, ha la possibilità di imboccare una nuova strada, all’insegna di crescita e sviluppo. In questo nuovo potenziale scenario, a giocare un ruolo fondamentale saranno le nuove tecnologie e le infrastrutture dell’energia. Entro il 2022, si legge in un rapporto diffuso da Apicorp (Arab Petroleum Investments), nell’area MENA gli investimenti nel settore dell’energia potrebbero arrivare a oltre mille miliardi di dollari. E se a livello planetario la spesa per gli investimenti nel settore è scesa del 25% a inizio 2018, il Medio Oriente va in controtendenza e fa registrare un +7%. I Paesi che fanno parte del Consiglio di cooperazione del Golfo hanno dato il via libera a un ingente pacchetto di progetti infrastrutturali incentrati su petrolio (nuovi investimenti pari a 195 miliardi di dollari) e gas (prevista una spesa pari a 159 miliardi di dollari). Uno scenario che appare molto dinamico e a favore della concretizzazione di nuove opportunità imprenditoriali. A questi dati vanno aggiunti quelli relativi alle potenzialità che l’area presenta in termini di “mobile economy”: nel rapporto “The Mobile Economy Middle East & North Africa 2018” realizzato da GSMA Intelligence si legge che “entro il 2025, 15 mercati avranno lanciato servizi mobili 5G in tutta la regione MENA. Nel frattempo, l’industria della telefonia mobile fornisce un contributo economico significativo all’economia della regione, pari al 4% del PIL”. Dati che segnalano le potenzialità di sviluppo di tutto l’ecosistema dell’area MENA. È in considerazione di questi elementi che, lo scorso mese di aprile, si è svolta ad Abu Dhabi una missione imprenditoriale, promossa e coordinata dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha visto coinvolte 170 realtà tra aziende, banche, assicurazioni e organizzazioni di rappresentanza. Diversi gli accordi sottoscritti a livello istituzionale.
“L’internazionalizzazione delle nostre imprese porta grandi vantaggi al sistema economico e imprenditoriale, perché lo rende più forte, solido e competitivo. Nonostante la difficile congiuntura politica, sociale ed economica, l’area Medio Oriente e Nord Africa presenta grandi potenzialità e aperture, soprattutto dal punto di vista della costruzione di nuove infrastrutture dell’energia, e potrebbe rappresentare uno scenario di grande interesse per un tessuto economico caratterizzato da imprese che puntano alla qualità come quello italiano”.
Antonio Carmine Vitale (Amministratore unico Enega srl)
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